Sandman Overture


è un fumetto bellissimo. è strano riprendere in mano un personaggio dopo 10 anni e scoprire che il suo autore non ha perso niente dello smalto, del fascino, della capacità di emozionarti che aveva quando tu eri un altro te stesso più giovane.
è tornare per un paio d’ore al 1997, all’università, riportare in vita qualcosa di molto morto, troppo sepolto.

Grazie Neil Gaiman, Grazie JH Williams III

sandmanover

i fantastici quasi. i fantastici quando


allora, ho visto questo benedetto film. non mi è piaciuto. più sotto magari vi dico perchè, e magari no. ma magari ci metto la sinossi. oppure mah.

ad ogni modo

ff

ora, per chi non si ferma al disegnetto.

purtroppo si capisce benissimo il taglio che il giovane regista Josh trank voleva dare al film. si capisce pure che non c’è riuscito. si capisce anche che qualche idea confusa l’aveva pure lui, prima che gli aiutassero a rovinare sto film.

che idea aveva trank? di approfondire il discorso ragazzetti che finiscono a schifo perchè pigliano i superpoteri, di approfondirlo con omaggi notevoli a cronenberg e al suo body-horror, di finirla magari bene ma dopo un pò di strizza e carneficina. vi ricorda qualcosa? se vi ricorda chronicle è perchè è suo.

che idea avevano allo studio? probabilmente un misto di: tieni la storia semplice, evita troppo sangue, sto film dobbiamo venderlo al mondo, oddio ti sei accorto che te l’abbiamo dato solo per fregarti?

la storia comunque è:

reed richards è un gegno, con la gn maiuscola. a 10 anni costruisce già aggeggi per teletrasportare roba non sa neanche lui dove. cosa per la quale i professori lo perculano. primo strike.

reed richards diventa amico di ben grimm, che dovrebbe essere il duro problematico. il duro problematico grosso. ma jamie bell, che pure ha l’intensità per il ruolo è alto un metro e un termometro in orizzontale. capita.

reed e ben vanno alla science fair (quelle robe dove nei film americani puoi trovare i vulcani fatti col bicarbonato o l’invenzione del secolo) loro sono chiaramente liceali, dall’età, ma nel posto ci sono pure regazzetti che se sono delle medie siamo già avanti. quindi non si capisce che manifestazione è. i due amici dimostrano allo stesso professore perculatore di prima che l’aggeggio funziona, e lui derubrica tutto a illusionismo, e percula ancora reed. secondo strike.

a sto punto arriva il morgan freeman del discount che è il dottor storm, colla figlia bionda Susan, e gli dice “guarda l’invenzione del secolo! lo sapevo che girando ste manifestazioni da due lire la trovavamo, vieni con noi!”. terzo strike.

tutto questo per dire che a questo punto, passati 10 minuti dall’inizio il film si sta già poggiando su una scrittura pigrissima. c’è da dire che la recitazione e la regia funzionano, e non ti lasciano il tempo di soffermarti.

stacco. NY. reed lavora al superprogetto, ben è stato rimandato a casa con un calcio in culo per motivi. si delinea che il morgan freeman di serie b deve rispondere di milioni di dollari ai suoi investitori, capitanati da uno con una faccia da cazzo notevole, che fa tutto meno che dirgli che venderà ai militari in 10 minuti. ma in qualche maniera il morgan freeman de noaltri abbassa il tono della voce e guadagna in carisma, salvando il progetto.

progetto che ha bisogno di victor von doom, giovane genio figo ed esistenzialmente inquieto e contro all’apparato industrialmilitare cattivo. ma basta dirgli che può girare intorno a Susan e lui si fa una doccia, si rade e si presenta bello carico.

progetto in cui sale a bordo anche johnny storm, figlio del professore, e le uniche due cose che sapremo di lui per tutto il film sono che ha problemi col padre e gli piacciono le auto. roba che groot è scritto meglio.

quindi, spediscono una scimmia, esperimento riuscito, arriva faccia di cazzo e dice “ok ci mandiamo quelli della nasa, voi ci andate col LOL”.

tristezza.

alcol.

cazzata.

la cazzata è decidere di pigiarsi nel macchinario e andare a fare una gita in quella che sarebbe la zona negativa ma qui chiamano il pianeta 0.

e quindi reed, ben, johnny e susan vanno sul pianeta 0?

no.

reed ben johnny e victor vanno sul pianeta 0, mentre susan no perchè josh trank non riesce a scrivere le parti femminili e le amicizie virili gli vengono meglio.

insomma i fanatici 4 vanno su sto pianeta e fanno giustamente casino. il pianeta si incazza e loro scappano lasciandosi dietro victor. susan che aveva finito di stirare e doveva cominciare a preparare la cena passa di lì e si becca una vampata di energia misteriosa. BOOM. distruzione, delirio.

e siamo solo a metà film.

qui c’è una parte carina dove i 4 vengono presentati coi poteri. è la parte più body-horror e citazione di cronenberg, sono i 5 minuti più riusciti, poi reed scappa dalla base militare dove tengono lui e i suoi 3 amici e…

…passa un anno.

in quest’anno il povero ben grimm viene usato come assassino dall’esercito (ma che davero?) johnny storm (la torcia umana) non parla con nessuno e fa il gallo, susan storm (la povera ragazza invisibile, mai invisibile come in questo film) non fa nulla, morgan freeman meno carismatico è ancora in mezzo alle balle a dire dobbiamo farne uno nuovo di sti marchingegni così capiamo come fare per curarvi.

ok

ma non ce la facciamo senza reed, quindi perdiamo 5 minuti a recuperarlo

a sto punto ci mandano quelli della nasa, che è giusto un anno che stanno aspettando. loro vanno e ritrovano victor tutto fuso colla tutina spaziale. lo riportano indietro, e qui lui dà di matto e ammazza della gente, in una sequenza bella disturbante, ma con un aspetto molto ridicolo e quindi vabbè. poi decide di tornarsene di là nel suo pianeta dove ha passato un anno a impazzire, ma andandosene dice che distruggerà la terra per motivi.

sicchè i 4 eroi lo seguono, scoprono che con poteri mai spiegati lui costruisce un macchianrio mai spiegato che va ad energia e rocce e può distruggere la terra. segue rissone.

i 4 vincono e tornano contentoni. l’esercito chiede loro perchè dovrebbero lasciarli andare e loro fanno la faccia “perchè sennò ti ammazzo male il pianeta”

l’esercito li lascia andare.

cioè, cosa vi devo dire? la regia ancora ancora. la recitazione no. la storia ma manco per ridere.